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ARTICOLO TRATTO DA INTERVISTA AD UMBERTO PESSINA IL NS.COMPIANTO PRESIDENTE PREMATURAMENTE SCOMPARSO

L'associazione sportiva Viviam cent'anni è nata nel 1971 per dare agli abitanti del Gratosoglio, e soprattutto ai giovani, la possibilità di praticare lo sport più popolare ed economico che ci sia: le corse a piedi. Allora come oggi, Viviam cent'anni coltiva lo sport per la salute del corpo, ma anche per dare un'alternativa al degrado di un quartiere di periferia abbandonato a se stesso. Viviam cent'anni, oltre che una società sportiva, è quindi un modo per stare assieme e crescere. Crescere nel fisico, nel morale, e civilmente. L'associazione, infatti, è nata su un retroterra popolare e democratico, impersonato dalla figura del suo fondatore, Piero Carassai, medico condotto del Gratosoglio. Carassai, nelle sue attività metteva una capacità di servizio a favore delle classi sociali economicamente sfavorite, che gli veniva da una vocazione socialista di stampo umanitario e riformista. Dalla fondazione a oggi sono passati ormai 30anni e molte cose sono cambiate. È rimasta tuttavia l'ispirazione originaria: un'associazione al servizio degli abitanti del quartiere. I soci della Viviam cent'anni si riuniscono ogni venerdì sera nella loro sede in via Saponaro 38, alla base di una delle torri del Gratosoglio. Fuori sembra un negozio, ma all'interno tutte le pareti sono coperte di trofei sportivi: coppe, medaglie, bandiere e fotografie. La quantità dei premi esposti è davvero grande e testimonia 30 anni di una storia che ha avuto anche riconoscimenti a livello nazionale. L'attuale presidente, Umberto Pessina, sorride divertito di fronte alla mia meraviglia per tanta abbondanza di riconoscimenti. "Tutto è cominciato", dice, "con un gruppo di amici del Gratosoglio che si trovava la domenica mattina per allenarsi e camminare nel quartiere e nei campi. Le cose si sono un po' ingrandite dalla primavera del 75, quando c'è venuto in mente di organizzare una corsa a staffetta da Milano a Roma, con tappe di 20 chilometri, giorno e notte senza interruzioni." Era una corsa di tipo nuovo, e un'impresa abbastanza ambiziosa per una piccola associazione. Alla staffetta parteciparono 50 atleti. Il più piccolo, Paolo Padovani, aveva 7 anni, il più anziano, Giovanni Pescatori, era un ex bersagliere di 60. Partono da Milano il 29 maggio e arrivano in Campidoglio la mattina del 1° giugno, portando al sindaco di Roma, Carlo Giulio Argan, un messaggio di Aldo Aniasi, allora primo cittadino di Milano. La staffetta suscita un certo interesse e favorisce un salto di qualità della Viviam cent'anni. Gli atleti partecipano anche a gare agonistiche ufficiali, raccogliendo rilevanti affermazioni. "Sullo slancio", ricorda il presidente Pessina, "abbiamo anche messo in piedi 2 squadre di pallavolo. Negli anni 82 - 83 quella femminile vinse il campionato milanese. Doveva passare di categoria, ma siamo stati costretti a rinunciare perché non avevamo soldi sufficienti." I soldi sono in effetti un grosso problema per una società che tira avanti con le quote pagate dai soci. La situazione è diventata pesante, sopra tutto da quando l'Aler ha moltiplicato l'affitto chiesto per i modesti locali della sede, abolendo gli sconti che un tempo faceva a tutte le associazioni senza scopo di lucro. Una politica miope che in quartieri difficili, come il Gratosoglio, mortifica quel poco di servizi a base volontaria che resiste tra mille difficoltà. Una politica miope, ma anche stupida, perché gli affitti chiesti sono così alti, anche per le attività commerciali, che gli spazi sono quasi tutti vuoti. "L'Aler ci ha strangolato", è l'amaro commento del Presidente. La stretta finanziaria in qualche modo ha riportato Viviam cent'anni alle sue origini: il podismo di chi, più che alle medaglie, è interessato a correre nelle campagne intorno a Milano per tenersi in forma e per stare con gli amici. Ogni domenica un gruppo di 20 - 30 soci si ritrova per partecipare a una qualche sgambata nei dintorni di Milano. C'è tuttavia un'altra attività interessante: i corsi di ginnastica per la 3a età. Alla palestra della scuola Kandinskj, 3 volte la settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), divisi in 2 turni (dalle 18 alle 19 e dalle 19 alle 20), più di 120 persone si ritrovano per far ginnastica sotto l'esperta guida di Angelo Padovani e Angelo Boni, due colonne della Viviam cent'anni. Dicono, con una punta d'orgoglio: "Nella nostra palestra è passato tutto il Gratosoglio." Oggi gli iscritti all'associazione sono 150, e l'età media è salita a 50 anni, tutti abitanti del Gratosoglio. "Vorremmo avere più giovani", commenta il presidente Pessina. Un'ultima annotazione: se scarseggiano i giovani, è invece molto alto il numero delle donne. Quelle che partecipano alle corse podistiche sono circa la metà, mentre sono l'80 per cento quelle ai corsi di ginnastica.
P.s. Se volete iscrivervi all'associazione o ai corsi di ginnastica, telefonate ad Angelo Boni, 028260394.

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Se volete far parte di un gruppo storico e simpatico non esitate.....veniteci a trovare saremo lieti di accogliervi nell'atletica VCA